L’edificazione avvenne tra il 1291 e il 1327. La Chiesa fu voluta da Roberto d’Angiò, re di Napoli in memoria del fratello, il Vescovo francescano San Ludovico da Tolosa, che aveva abdicato in suo favore. San Francesco, a pianta basilicale a tre navate, è uno dei pochi significativi esempi in Piemonte di architettura gotica lombarda.
Al centro della Sala Capitolare vi è un’affollata Crocifissione con figure di Santi. Sulla parete settentrionale e sul lato opposto, in una narrazione continua, sono Storie dei Magi, l’Adorazione del Bambino in braccio alla Vergine assisa in trono e i Santi, cari al culto francescano e a quello locale.
Un ulteriore ciclo, forse il più alto sotto il profilo artistico, è quello delle Storie di San Giovanni Battista, nell’omonima cappella. In controfacciata, è un affresco della Vergine col Bambino tra i pontefici San Pietro e San Gregorio Magno. Antonio Bellosio fu il committente di quest’affresco eseguito da Luchino Ferari il 4 settembre 1532, autore probabilmente anche di quello nella cappella di San Giuseppe da Copertino, con la Santa Maddalena, San Francesco e un Re Santo (San Luigi di Francia?). Sulla parete settentrionale, sopravvive un rovinato polittico affrescato, forse di Ferari, dedicato a San Martino.
